Il centesimo Giro d’Italia
Quattro giorni fa, il 5 maggio, è iniziato il centesimo Giro d’Italia 2017, edizione della memoria, carica di significati e di prestigio, di una competizione che da oltre un secolo anima la nostra penisola. Le prime tre tappe, tutte corse in Sardegna, ideali per i velocisti, rievocano uno scenario che, dopo quelle del 1991 e del 2007, per la terza volta fa da cornice alla grande partenza del Giro d’Italia. Scopriamo insieme alcune curiosità sull’organizzazione di questa manifestazione, sul trofeo e su alcuni aneddoti storici.
Giro d’Italia 2017: alcune curiosità sulle tappe e sull’organizzazione
L’edizione di quest’anno presenta un percorso particolarmente ostico, con molte salite, adatto agli scalatori. Molte tappe del Giro d’Italia saranno dedicate ai grandi campioni che hanno fatto la storia di questa manifestazione. Ad esempio l’undicesima tappa, il 17 maggio, sarà dedicata a Gino Bartali con la partenza da Ponte a Ema suo paese natale, mentre nella tredicesima e nella quattordicesima tappa si ricorderà Fausto Coppi, con l’arrivo a Tortona, dove l’idolo del ciclismo nostrano morì, e la partenza da Castellania, dove nacque. Sempre nella quattrodicesima tappa ci sarà l’arrivo in salita al Santuario di Oropa, che sarà anche la “Montagna Pantani”, la montagna più rappresentativa del giro dedicata al Pirata e che ogni anno cambia. L’ultima tappa si concluderà a Milano, in ricordo della prima memorabile partenza il 13 maggio 1909 e che si concluse a Bologna, dopo 397 km percorsi, e dove tagliò il traguardo Dario Beni.
Quest’anno, come per la precedente edizione, l’organizzazione si è impegnata a dare un valore ecosostenibile alla gara, con il progetto Ride Green dedicato all’ambiente e alla raccolta differenziata. Lo scorso anno fu conseguito un ottimo risultato: furono recuperati 54.734 kg di rifiuti di cui l’84% è stato riciclato.
Oltre alla Ride Green, alla competizione agonistica si aggancia un’ulteriore manifestazione: la Carovana del Giro. Un palinsesto di eventi, appuntamenti gastronomi e concorsi che animeranno il territorio di ogni tappa, con il corredo di veicoli decorati a festa che precederanno i ciclisti prima di ogni arrivo.
Giro d’Italia 2017: le maglie
La Maglia Rosa è indubbiamente uno dei simoboli del Giro d’Italia, assegnata alla fine di ogni tappa al ciclista primo in classifica generale, cioè a quello che ha il tempo complessivo (sommando i tempi di ogni tappa) più basso. Il colore della maglia è stato “tramandato” da La Gazzetta dello Sport, il giornale che organizza la corsa sin dalla sua prima edizione, ma il colore rosa alla maglia è stato assegnato solo dagli anni Trenta.
Al Giro d’Italia di quest’anno, oltre alla maglia rosa, sono previste la maglia ciclamino, assegnata al vincitore della classifica a punti, quella blu, per il miglior scalatore, e quella bianca, per il miglior ciclista che non ha compiuto il 25° anno di età.
Giro d’Italia 2017: il Trofeo senza Fine
Il Trofeo senza Fine viene assegnato, assieme alla maglia rosa, al vincitore del Giro d’Italia. È a forma di spirale che si eleva verso l’alto, su di esso sono incisi i nomi di tutti i vincitori delle edizioni precedenti e si allunga ad ogni giro con l’aggiunta del nome dell’ultimo vincitore. Il Trofeo senza Fine ed è stato realizzato nel 1999 per premiare il vincitore del 2000. È costituito da un’anima di rame ed è placcato d’oro 18 carati.
Per celebrare il centesimo il Giro d’Italia la comunità della Val di Fassa ha realizzato una statua del Trofeo senza Fine alta 3,30 metri con un peso di 700 chili.