Fabrizio Ravanelli, campione della Juventus e della Nazionale, che con con la squadra di Lippi vinse la Champions League nel 1996, segnando tra l’altro un gol meraviglioso in finale con l’Ajax, ha concesso un’intervista esclusiva a Sportur Travel per l’amicizia che ci lega, essendo nostro gradito ospite da diverse edizioni della Granfondo Via del Sale.
Con “Penna Bianca” abbiamo parlato della Juve e più in generale del campionato italiano. E poi della sua seconda passione, il ciclismo e dunque del centesimo Giro d’Italia. Estremamente disponibile, ci ha stupito per la cordialità con cui ci ha messo a nostro agio. Mettetevi dunque comodi e leggetevi tutto d’un fiato questa interessante intervista.
Ciao Fabrizio, innanzitutto grazie per aver accettato la nostra richiesta. Partiamo subito con un tema caldo: La Juventus nell’ultimo turno di campionato ha perso con la Roma ma ieri non ha mancato l’appuntamento con la vittoria della Coppa Italia. In generale come vedi la squadra in questo finale di stagione?
La vedo bene, come ha dimostrato la vittoria netta in Coppa Italia. Credo che quello con la Roma sia stato solo un incidente di percorso che ci può stare dopo una stagione così lunga in cui i giocatori hanno sicuramente accumulato tanto stress. Ciò non pregiudica la vittoria dello scudetto e le prossime partite saranno due match point che sono sicuramente alla portata della Juventus.
Quanto farebbe bene secondo te la vittoria della Juventus in Champions League per tutto il calcio italiano?
Innanzitutto già è importante per il calcio italiano che la Juventus in tre anni abbia raggiunto due finali di Champions (l’altra nel 2015, ndr). Ovviamente una vittoria sarebbe fondamentale per il calcio italiano e sarebbe motivo di attenzione da parte dei media e degli adetti ai lavori del calcio mondiale che in questi anni hanno rivolto il loro interesse verso campionati come quello inglese e tedesco o quello cinese che adesso sta spopolando.
Tu che di vittorie con la maglia della Juve anche in Champions te ne intendi, che consigli daresti a questi ragazzi?
Direi di giocare la partita della vita, come abbiamo fatto noi, ma ne son sicuro. Direi di giocare con la massima tranquillità, la massima voglia di fare bene. È logico che in questa partite bisogna tenere i nervi ben saldi, bisogna essere molto lucidi, però bisogna giocare con la massima cattiveria come se vincere fosse una questione di vivere o morire.
Domanda a bruciapelo: secondo te Buffon è da Pallone d’oro?
Si, assolutamente si!
Parliamo di campionato: chi vedi come rivali della Juventus per l’anno prossimo tra quelle che quest’anno hanno cercato di tenere vivo il campionato fino alla fine?
Credo che saranno sempre le solite con l’inserimento delle due milanesi se riusciranno a fare un buon mercato e a mettere ordine in società. Credo che per adesso il Napoli, la Roma, la Juve e forse un pochino anche la Lazio siano le squadre che in questo momento hanno qualcosa in più. Poi in futuro non so questa estate cosa succederà a livello societario, ad esempio il fatto che nell’Inter sia entrato Walter Sabatini credo che sia un’iniezione di fiducia per tutti i tifosi interisti, perché è un grande esperto di calcio che può portare davvero qualcosa di importante. Credo che se la Juventus vincerà anche la Champions riuscirà a portare qualche altro importantissimo giocatore nella rosa e diventerà una squadra tra le più grandi di Europa anche per il futuro.
Parliamo della tua seconda passione, le due ruote. Ti sta piacendo questo Giro d’Italia?
Si mi sta piacendo, lo trovo molto combattuto, anche se credo che il giro ancora non sia entrato nel vivo perché penso che Quintana sia uno dei favoriti per la vittoria finale. È uno che va nettamente più forte degli altri in salita e che a lungo andare è tra i più resistenti tra i ciclisti in gara e quindi l’ultima settimana potrebbe fare un exploit costringendo anche gli altri a dare il massimo.
Prima di salutarci ti chiediamo: ci rivedremo alla Granfondo Via del Sale il prossimo anno?
Si senz’altro, senz’altro.
La nostra conversazione finisce qui, dopo esserci salutati con Fabrizio ed esserci ripromessi di sentirci prossimamente per commentare, si spera, notizie liete.
Ma le nostre interviste a campioni e personalità di spicco dello sport italiano sono appena iniziate. Seguiteci per ulteriori sviluppi e intanto vi diamo un’anticipazione: il prossimo ospite sarà un grandissimo campione italiano di Ciclismo. State connessi!